Dritti, issati e irti
pare vogliano sfondare il cielo…
Palazzi grigi con occhi tristi
eretti, gonfi e tronfi come birri…come peni.
Venti, tempo e pioggia consumano…
a tratti lacerano il granelloso intonaco
e sui muri…il sole sbiadisce i colori.
Oggi è così…
vedo questa semimorte in prospettiva
e tutto pare vecchio, consunto…da sostituire.
Ho stanche le mani, le spalle e la nuca
sull’arcobaleno ho scritto
“ANDRÀ TUTTO BENE !”
ma svolazza l’angolo basso
…andrà tutto…andrà.
Seduto scomodo su una vecchia sdraio
cerco agitato un senso alle cose:
ed improvviso giù in fondo s’accende.
C’era laggiù un angioletto biondo
!CORO CELESTE E LUCE NELL’ARIA!
dolce e paffuto rideva e giocava,
ho il core in gola e stupito mi sporgo
forse sei tu caduto dal cielo?
SEI TU DIO?
O forse ero io…
con il volto di Gesù Bambino.
Alberto Tancredi, Norcia